Nell’ allegata rilevazione ho messo a confronto le presenze dei giocatori in ciascun torneo negli ultimi 7 anni.
La tabella evidenzia anche il montepremi dell’ultima edizione disputata e l’ammontare del premio al 1° classificato nel torneo principale.
Nelle ultime due colonne sono indicati, per ciascun torneo, il record assoluto di partecipazione e l’anno di ottenimento del record.
Ovviamente per il 2020 prevalgono i tornei che NON si sono potuti disputare causa Covid19.
Un plauso va agli otto organizzatori che fra agosto e settembre hanno voluto e saputo “ricominciare” (7 Festival e 1 Week-End). Il confronto con gli anni precedenti non è ovviamente attendibile.
Allargando l’analisi anche ai tornei degli anni precedenti al 2020, mi pare acclarato che in rapporto al ridotto montepremi riscuotono un notevole successo partecipativo i tornei week-end.
Mi spiego meglio, anche a fronte di montepremi assai contenuti i giocatori si indirizzano volentieri su tornei a rapida conclusione con coinvolgimento al massimo di tre giornate (due pernottamenti per chi viene da “fuori”).
Le ragioni di questa scelta potrebbero essere le seguenti:
• il festival con i suoi 8/9 turni impone un soggiorno settimanale più oneroso
• il festival, per chi lavora, comporta il ricorso a giornate di ferie
Va anche detto che il 60-70% del montepremi è solitamente destinato ai primi 6/7 classificati del torneo principale.
Spesso i premi di fascia non coprono le spese sostenute dal giocatore, ma almeno gratificato da un buon risultato.
Per coloro che giocano senza grandi aspettative di piazzamento/di premio (la grande parte degli iscritti) diventa quindi importante ridurre il più possibile i costi, magari ricercando soggiorni più economici rispetto a quelli proposti dagli organizzatori o privilegiando i tornei vicino a casa.
Tuttavia il Festival, se interpretato anche come una “vacanza”, risulta meno stressante con una sola partita giornaliera e disputato in orari più “umani” a vantaggio anche della prestazione.
Per gli amanti del passato, la rilevazione qui allegata contempla altresì un confronto fra quelli che si potevano definire i più importanti festival estivi. Vale a dire Porto S. Giorgio e Bratto.
Per entrambi i festival, ma in maggior misura per Porto S. Giorgio, appare evidente un progressivo declino quantitativo e anche qualitativo (presenza di giocatori titolati GM e IM).
Forse il proliferare di nuovi tornei in ogni angolo del Paese (almeno sino al 2019) ha influito nelle scelte dei giocatori creando forte concorrenza fra tornei spesso quasi concomitanti. Tenuto anche conto che il numero dei tesserati è sostanzialmente stazionario se non in calo nel corrente anno per ovvi motivi.
Bologna, 28 settembre 2020